venerdì 19 marzo 2010

Il fallimento dell’Amministrazione Giudicianni

Negli ultimi tempi si sono moltiplicati i comunicati celebrativi dell’azione dell’Amministrazione Comunale di Santa Maria Capua Vetere, che sarebbe volta al risanamento ed alla ristrutturazione degli edifici scolastici. Un’Amministrazione seria dovrebbe prima fare e poi autocelebrasi, se ne ricorressero le condizioni. Invece dobbiamo constatare, nonostante il costante decremento della popolazione scolastica, che si continuano a registrare disagi per gli studenti che frequentano gli Istituti Scolastici esistenti in città. I casi più eclatanti sono quelli del Liceo Ginnasio Cneo Nevio, della scuola Media ex EGAM di via Avezzana e della Scuola Elementare Principe di Piemonte; infatti, fin dai primi mesi del 2009 sono stati segnalati cedimenti strutturali o situazioni di carenza igienico sanitaria degli edifici ospitanti tali scuole e gli alunni sono stati o dovranno essere trasferiti in altre strutture scolastiche, sottoponendoli a disagevoli doppi turni. E’ assurdo che edifici, da pochi anni interessati da costosissimi lavori di ristrutturazione, siano in queste precarie condizioni strutturali, senza che si sia intervenuto per tempo e radicalmente al fine di renderli agibili. Perchè non si perseguono coloro che hanno avuto, previo lauto compenso, la responsabilità di dirigere ed seguire i lavori a suo tempo realizzati. Istituti che sono stati, per decenni, il vanto di questa Città, ora si trovano in condizioni così disastrose e tali da non potere assicurare il regolare svolgimento dei corsi. Ma, evidentemente, distolta da altri problemi più interessanti per loro, quest’Amministrazione non tiene in dovuto conto questi problemi, mentre spende soldi per inutili incarichi di Direttore Generale, di addetto stampa e per fare e rifare i lavori, connessi al piano traffico in via Consiglio D’Europa, prendendo in giro chi sta lottando per tutelare gli interessi dei commercianti e degli abitanti della zona. Non c’è altra alternativa per questa Amministrazione se non andare a casa. Solo così potranno essere evitati altri gravi danni per la città.

Gaetano Rauso

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