venerdì 19 marzo 2010

Sussurri e grida

Questa città ha visto nascere Roberto D’Angiò, A. Simmaco Mazzocchi, Antonio Tari, Errico Malatesta, Raffaele Perla, Michele Verzillo, Carlo Gallozzi, Raffaele Uccella, Federico Pezzella. La sua storia gloriosa parte da un re angioino e,attraverso il pensiero illuminato di chi ha giganteggiato nella cultura, nella filosofia, nella medicina e nell’alta magistratura, irradia di luce l’intera Terra di Lavoro. Su queste solide fondamenta si è potuta erigere la società civile sammaritana che, soltanto fino a quattro lustri fa, sapeva oscurare anche i fasti dell’intero capoluogo. Un centro di poco più di trentamila abitanti era capace di avere una rappresentatività parlamentare, che Caserta, Aversa e Capua messe insieme non si sono mai sognate di poter avere. Luigi De Michele, Giuseppe Fusco, Generoso Iodice, Giacinto Bosco, Nicola Fortino, Francesco Lugnano, Pompeo Rendine, Giuseppe Santonastaso, Antonio Vitale, Vincenzo Simonelli, Alfonso Martucci. E ora? Il degrado totale. Ovunque volgi il tuo sguardo vi è abbandono e desolazione. Usque tandem? Fino a quando anche questa città non farà i suoi “Vespri”.fino a quando i professionisti, quelli che vivono del proprio lavoro, le persone dabbene si riappropriano della cosa pubblica e diano uno scaccione definitivo a intrallazzieri, avventurieri, sprovveduti, trasformisti senza pudore, oriundi e affini. Nell’Inno all’Italia Tetrarca dice: “Latin, sangue gentile, sgombra da te questa dannosa soma” cominciamo dai due prossimi appuntamenti elettorali. Restituite a questa città il suo antico decoro!

Nessun commento:

Posta un commento