martedì 2 marzo 2010

Ve lo ricordate questo signore?

Fino alla sindacatura Iodice era il dirigente capo dell’amministrazione. Come dirigente amministrativo, pensò bene(secondo lui), di interpretare le norme a modo suo e si aumentò lo stipendio di circa mille euro al mese, ma per non crearsi inimicizie ed al tempo stesso per non alimentare polemiche, lo aumentò anche agli altri dirigenti, anche se in modo più contenuto. Il fatto passò sotto silenzio, nonostante la presenza del segretario comunale, che non poteva non sapere e che , forse avrebbe potuto chiedere un parere tecnico a chi di dovere, nell’interesse dei cittadini e della città. L’inghippo è venuto alla luce dopo che il dirigente si è messo in pensione e l’INPDAP controllando i conti gli ha contestato “l’illegittimità” ed ha scaricato sul nostro Comune i maggiori costi ed ha preteso che gli altri dirigenti cominciassero a rientrare con delle trattenute mensili del non dovuto. Quindi, in buona sostanza questo signore ha creato danni a tutti! Qualcuno potrebbe obiettare: ma allora il direttore generale non ha controllato? Il segretario comunale che è l’ufficiale di governo non ha ravvisato le anomale retribuzioni? Ma !? Secondo tempo. Una volta in pensione , forte della conoscenza dei fornitori dell’Ente, forte delle conoscenze acquisite nell’espletamento delle sue funzioni e dei meccanismi comunali si candida nella Margherita viene eletto nella maggioranza. L’INPDAP ha gia informato il comune della faccenda. Il sindaco non prende provvedimenti. Ma la notizia arriva al nostro giornale che sollecita la maggioranza a risolvere la questione. Appena dopo scoppia “L’affaire” Gosaf società che gestiva l’esazione delle bollette comunali e che dopo un ricorso è stata dichiarata decaduta causa l’illegittimità proce durale della gara di appalto gestita, guarda caso dal “nostro”sig. Zito. Il Patron della società alla notizia dell’accaduto(ci raccontano le voci comunali) perde le staffe e quasi gridando chiede al sindaco come potrà mai rientrare dei trecentomila euro versati? Ma poi le acque si calmano, non sappiamo come, non ne abbiamo saputo più niente. Dopo varie sollecitazioni, visto che il sindaco non si decideva a chiedere al signore in questione le somme percepite ma non dovute, il nostro giornale ne fece un tormentone fino a costringere l’assessore al bilancio, il mese scorso, a stilare una formale richiesta di rientro. Apriti cielo le grida di protesta di Zito invasero l’intero palazzo Lucarelli, accusò l’assessore di tradimento politico e di non so quali altre cose . Non bisogna dimenticare(per fare buona cronaca) che pochi mesi prima questa maggioranza gli aveva assunto il figlio nei vigili Urbani. Terzo tempo In prossimità delle elezioni provinciali, con dei trasformisti di mestiere che aspettano queste occasioni per andare in soccorso dei vincitori con la speranza di raccattare qualcosa, si dimette dal PD e fa gruppo con i saltimbanchi che sono passati all’UDC,(che ha imbarcato in tutta la provincia quanto di “meglio” era in circolazione) e insieme a questi, fregandosene del partito locale e del capogruppo il nostro scaltro omino concorda con il sindaco due assessori(uno era preesistente) il secondo è Gerardo Di Vilio, lo indica lui come assessore al bilancio. Ora pur ammettendo la buona fede di Gerardo di Vilio(fuoriuscito da Forza Italia) non si può non ammettere che le sue conoscenze tecniche non gli consentono un agevole frequentazione con il bilancio comunale, ergo Pasquale “gli da una mano”. Cosi ci ritroviamo al bilancio Comunale lo stesso dirigente, diciamo distratto, che ha già procurato dei guai al bilancio Comunale stesso. Ma che bella famiglia ! Ultima considerazione. Sappiamo che gli è stata fatta una richiesta di rimborso di circa centottantamila euro, ma non sappiamo se l’ha accettata oppure l’ha contestata, se l’ha contestata e quindi ha aperto un contenzioso con il Comune non è più legittimato a rappresentare gli elettori e deve dimettersi da consigliere Comunale. I cittadini hanno il diritto di sapere

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